La fortuna è in un altro biscotto, opera prima di Marco Placanica, si svolge in una delle tante provincie portuali della Liguria che fa da sfondo ad una storia universale che racconta il difficile rapporto con i genitori, ma racconta anche di un conto in sospeso, di un lutto non ancora elaborato e della difficoltà di diventare adulti senza sprofondare nelle sabbie mobili create dalle generazioni precedenti.
Protagonisti di queste storie, diverse ma intrecciate tra loro, sono Leo e l’ostinato tentativo di mantenere un legame con il suo passato; Virginia e Federico intrappolati nella speranza di un amore da romanzo irrealizzabile; Tonino Paffone e Manfredo Collini, due uomini ossessionati dal desiderio di predominanza e prevaricazione.
L’uomo più influente della città è Manfredo Collini (Fabrizio Contri), ricco imprenditore e collezionista d’arte. Collini, aspirante sindaco nella lista “Famiglia Unita”, ha intenzione di costruire un grande centro commerciale dove ora c’è un parco. Tra i piccoli commercianti del posto c’è il giovane e intraprendente Leonardo Malatesta (Manuel Zicarelli), che ha ereditato l’attività da suo padre e cerca di barcamenarsi come può per tenerla a galla.
Quando inizia a ricevere le minacce di Tonino Paffone (Enzo Paci), uno strozzino di zona che gestisce un ristorante cinese, Leonardo deve trovare il modo di salvare l’attività di famiglia. Decide così di rubare uno dei quadri più preziosi della collezione di Collini.
Nel suo goffo tentativo di rapina scopre che Federico, il figlio del ricco imprenditore, e Virginia, la figlia dello strozzino, hanno una relazione segreta…