Giovedì 10 ottobre 2024, ore 21
-ANTEPRIMA-
BAJO TERAPIA
di Gerardo Herrero
BAJO TERAPIA di Gerardo Herrero (già produttore Premio Oscar per Il segreto dei suoi occhi): tre coppie in terapia sono convocate dalla psicoanalista per un gioco di buste contenenti istruzioni su cosa devono fare: i sei protagonisti, interpretati da stelle dell’ultimo cinema spagnolo, portano alla luce i loro problemi, pizzicandosi sulla cura dei figli, i compiti domestici, il denaro, la gelosia, il sesso. Il film sarà presentato dall’attore protagonista Fele Martínez, che ha raggiunto la fama internazionale grazie al suo ruolo in Tesis (1996) di Alejandro Amenábar, per il quale ha vinto il Premio Goya come miglior attore rivelazione. Nel corso della sua carriera, Martínez ha collaborato con importanti registi, tra cui Pedro Almodóvar, recitando in film iconici come La mala educación (2004).
“Bajo Terapia” ha appena vinto il Premio Platino come Miglior Commedia Iberoamericana del 2024.
“Bajo terapia” si discosta da quel paradiso redditizio e facile delle attuali commedie spagnole che hanno alimentato alcune reti televisive. Finalmente! Senza smettere di farci ridere o sorridere e senza rinunciare al nostro star system dell’umorismo, Gerardo Herrero eleva il livello del genere, adattando un’opera teatrale al suo modo di vedere il cinema e la capacità riflessiva che questo può avere. Tre coppie, una psicologa che propone loro un gioco di buste… e si gioca, quindi. Si gioca a pizzicare o a grattarsi.
Parente della commedia dura e impegnativa di Marc Crehuet o Cesc Gay, “Bajo terapia” riserva un asso per la fine, un’informazione che non è in nessuna delle buste né nei calcoli dello spettatore, un ingrediente extra che ci invita a ripensare a tutto ciò che abbiamo appena visto e sentito, e anche al ruolo di questi sei personaggi alla ricerca di… amore? Mezza dozzina di tipologie ben scritte e descritte, che mettono in comune, a volte involontariamente o forzate dal gruppo, le loro grandezze e miserie, di fronte a una telecamera agile che non perde colpo, e lavora in piano sequenza e controcampo sempre a favore della narrazione e della sua progressione.
Pere Vall, Fotogramas