Sabato 9 novembre 2024, ore 22:05

Quarta e ultima tappa di questo percorso cinematografico in cui il freak, ormai pienamente integrato nel sistema, approfitta della sua logica interna finendo per restarne vittima.
Il film intende far emergere una singola inquietante domanda: fino a che punto una persona è disposta a spingersi pur di essere notata? Signe (Kristine Kujath Thorp) è una giovane ragazza con una vita apparentemente soddisfacente, seppure monotona e ripetitiva.
Sempre più infastidita dal crescente egocentrismo del fidanzato Thomas (Eirik Sæther), riconosciuto e apprezzato per il suo lavoro di artista, Signe è disposta a tutto pur di attirare l’attenzione su di sé: inizia infatti ad assumere intenzionalmente un pericoloso farmaco che le provocherà delle patologie incurabili.
Il film si presenta come una black comedy in stile body horror che riflette sul narcisismo della società odierna, in cui la quotidianità viene rifiutata in nome di una notorietà effimera facilmente concessa dai media, social network in primis, che si dimostrano essere un potente ma distruttivo alleato.
Il film compie una profonda analisi sullo stato attuale dei rapporti umani, siano essi relazioni sentimentali o semplici amicizie: pur di colmare il vuoto esistenziale che la consuma, la protagonista manifesta tutta la sua tossicità nel momento in cui entra in competizione con Thomas e inizia a mentire spudoratamente a tutte le persone che conosce o incontra.
L’opera mette in luce le profondità inquietanti della nostra ricerca di attenzione, in un mondo dove la visibilità è diventata un imperativo. Kristoffer Borgli ci costringe dunque a riflettere su quanto possa essere devastante il desiderio di esistere agli occhi degli altri, sollevando interrogativi angoscianti sulla nostra stessa identità.

In versione originale con sottotitoli.