La Petite, film diretto da Guillaume Nicloux, racconta la storia di Joseph (Fabrice Luchini) che viene a sapere che suo figlio e il suo compagno sono appena morti in un incidente. La coppia aspettava un bambino tramite una madre surrogata, che vive in Belgio. Cosa ne sarà del loro futuro bambino? Joseph è il nonno legittimo? Mosso dalla promessa di questa nascita che prolungherà l’esistenza di suo figlio, il sessantenne parte per incontrare la giovane ragazza fiamminga, che rivela un carattere fiero e indomabile.
Guillaume Nicloux gira un film tradizionalissimo, che parla di temi etici di grande attualità come quello della maternità surrogata azzerando il rumore di fondo della politica, della questione pubblica, del dibattito nella collettività, esaltando i toni semplici e puliti del sentimento umano, di un legame familiare che sì, tiene conto della biologia e del “sangue”, ma che si apre costantemente a nuove accezioni, a varie inclusioni.
Fabrice Luchini, ovviamente, è il grande mattatore di tutta l’operazione, nei panni dell’ennesimo personaggio che è (o ha reso) aderente alla sua immagine pubblica in maniera meticolosa e sartoriale, che gli dà l’occasione di mettere in scena quel suo mix inconfondibile di malinconia e comicità sotto alle quali, sempre cova qualcosa di sulfureo e di instabile.
Il Teorema di Margherita vede protagonista la giovane Marguerite Hoffmann (Ella Rumpf), studentessa di matematica nella migliore università francese: l’École Normale Supérieure di Parigi. È un vero talento e l’unica ragazza della sua classe. Marguerite ha dedicato tutta la sua carriera universitaria allo studio e in particolare alla sua tesi incentrata sullo sviluppo di un nuovo teorema. La giovane è prossima alla laurea e dovrà esporre i suoi studi di fronte uno stuolo di ricercatori.
Alla vigilia della sua laurea, la ragazza si accorge di un errore nella tesi e ne rimane così sconvolta che la sua mente si annebbia. Ogni certezza avuta fino ad allora cade miseramente e Marguerite decide istintivamente di mollare tutto. Dovrà ricominciare tutto da capo e il professore che l’ha seguita con dedizione sin dall’inizio dei suoi studi, le impone di collaborare con Lucas (Julien Frison), un altro studente. Marguerite, però, si lega tantissimo con Noa (Sonia Bonny), con cui stringe per la prima volta nella sua vita amicizia
Dopo un’esistenza dedicata solamente allo studio, la ragazza si aprirà alla vita sociale, imparando a destreggiarsi tra le relazioni e le amicizie in un mondo del tutto nuovo per lei. Le nuove sfide che le si presenteranno davanti non avranno a che fare solo con la matematica, come l’irrisolvibile teorema di Goldbach, ma anche con qualcosa di nuovo come l’amore.