Martedì 11 marzo 2025, ore 21
Sabato 15 marzo 2025, ore 18

SAINT OMER

Film Freak a sorpresa, ormai svelata

Film Freak è un film a sopresa e, martedì sera, si è svelato il titolo: SAINT OMER di Alice Diop!
Il Freak Film Festival nasce tra le mura del CineTeatro Baretti dal progetto Feel Good Be Good con l’obiettivo di promuovere il benessere tra ə giovani affinché possano esprimersi al meglio e avere un impatto positivo sulla comunità, permettendo loro di diventare protagonistə del cambiamento e di assumere un ruolo di responsabilità nella società.
L’Associazione Baretti ETS ha realizzato un percorso formativo nel campo dell’esercizio cinematografico per giovani dai 18 ai 25 anni attraverso incontri con professionisti, finalizzato alla realizzazione di un festival cinematografico interamente ideato e realizzato dai ragazzi stessi.
Il progetto ha puntato al protagonismo dei giovani che sono diventati loro stessi ideatori della programmazione culturale in ambito cinematografico e protagonisti di azioni di responsabilità civica. Quindi i giovani non sono solo fruitori di iniziative proposte da altri, bensì co-creatori di contenuti e format che possano rinnovare la proposta culturale.

La prima edizione del festival si è svolta con grande successo nella nostra sala l’8-9-10 novembre 2024.
Per dare continuità al progetto in attesa della nuova edizione che si svolgerà nella seconda parte del 2025, l’Associazione ha deciso di dargli spazio programmando un film a sopresa. Lasciatevi sorprendere da questi giovani entusiasi, bravi (bravissimi) e volenterosi. Venite a scoprire il Film Freak… cosa ci riserveranno?

Un legal drama incentrato su maternità , razzismo, disparità sociali e mitologia greca. Il film, che trae ispirazione da un processo per infanticidio realmente avvenuto, riflette sulla condizione delle donne nere nella società contemporanea, rivolgendo lo sguardo su uno spinoso fatto di cronaca restituito sullo schermo in tutte le sue ambiguità , nelle sue incostanti forme. Distaccandosi dalla stereotipizzazione a cui viene sottoposto convenzionalmente il ruolo di “madre”, la pellicola mette in dubbio il concetto stesso di colpevolezza e invita lo spettatore a rivedere i propri parametri di giudizio. Ma è specialmente il significato di “mostro” nella sua concezione semplicistica e negativa ad essere messo in discussione con l’intento di evidenziarne le molteplici sfaccettature: attraverso questa ridefinizione, entriamo in contatto con il lato umano dell’imputata anziché incasellarla in una categoria statica e immutabile che la descrive come creatura mostruosa. L’anima freak del film è da ricercare nell’identità delle due protagoniste, diverse eppure obbligate a fare i conti con una realtà simile: un fil rouge collega entrambe al vissuto della stessa regista, il terzo volto femminile del film che, non limitandosi a raccontare solamente la storia di due donne, né tantomeno di tre, sceglie piuttosto di ampliare il discorso a tutta la collettività .
Vi aspettiamo al cinema!

Baretti