Aurea Familia
Famiglia: parola antica, che risuona in latino come familia e che nel tempo ha assunto significati molteplici. Non solo il legame di sangue, ma anche il gruppo di persone che si sceglie, con cui si vive, si cresce, ci si confronta. Il teatro è da sempre per me una forma speciale di famiglia: fragile e forte allo stesso tempo, fatta di artisti e spettatori che si incontrano in uno spazio sacro e imperfetto, e lì provano a decifrare la complessità del mondo.
Ho voluto intitolare la mia terza stagione Aurea Familia perché credo che nel nostro stare insieme, oggi più che mai, sia necessario cercare un equilibrio aureo. La proporzione matematica e poetica che attraversa la natura, l’arte, l’architettura, qui diventa simbolo di un’armonia possibile: tra generazioni, tra linguaggi, tra storie diverse che si intrecciano su un palcoscenico.
Vorrei che Aurea Familia fosse questo: la ricerca di una proporzione giusta tra memoria e futuro, tra la fragilità di chi muove i primi passi e la solidità di chi ha già lasciato tracce importanti. Nel teatro, come nella vita, la famiglia esiste quando le differenze convivono e si sostengono. Il palcoscenico, con la sua luce imperfetta, è il nostro laboratorio di equilibrio, il luogo dove provare a ricomporre un’armonia possibile.
Il teatro, dopotutto, è un gesto semplice: una porta che si apre, una voce che si alza, un silenzio che raccoglie tutti nello stesso respiro. In quel respiro nasce la nostra familia aurea: fragile e preziosa, sempre nuova e sempre necessaria.
È lì che vi aspetto, per continuare a cercare insieme la misura giusta delle nostre vite.
Sax Nicosia
direttore artistico
La stagione teatrale 25/26 Aurea Familia è dedicata a Rosa Mogliasso.