Lunedì 31 marzo 2025, ore 21:15
TEOREMA
di Pier Paolo Pasolini
Teorema fu presentato il 5 settembre 1968 in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel corso del suo intervento durante la presentazione del film alla stampa, Pier Paolo Pasolini dichiarò che il film partecipava al concorso per volontà del produttore Franco Rossellini ma contro il proprio volere, perché era contrario ai premi e allo statuto della Mostra del Cinema.
La giuria premiò Laura Betti con la Coppa Volpi per la miglior attrice. Teorema vinse anche il premio OCIC, assegnato dall’Organizzazione Cattolica Internazionale per il Cinema (Organisation Catholique Internationale du Cinéma). Il sacerdote canadese, Marc Gervais, gesuita, studioso cinematografico, scrittore e consulente cinematografico, presidente della giuria dell’OCIC, ne fece un’ampia ed elogiativa analisi nella nota che pubblicò per spiegare le motivazioni del premio, e scrisse: “Più di ogni altro film presentato a questo festival, quest’opera, impregnata dell’inquietante ambiguità che caratterizza in modo straziante la nostra epoca, mette a confronto con intensa sincerità e una forza drammatica coinvolgente una certa società borghese contemporanea vista nei suoi aspetti più miseri, con un’esperienza che può essere qualificata religiosa”.
Un giovane misterioso quanto avvenente, annunciato con capriole e danze da un lieto postino, “visita” una famiglia borghese in una città della Lombardia. La famiglia “visitata” è quello che si chiama di solito una famiglia “normale”, intendendo per normalità il modo di intendere la vita proprio della classe media. La visita del giovane sconvolge questa “normalità” o meglio ne rivela il carattere fittizio. Il giovane, pieno di compassione e leggerezza, fa l’amore con tutti i membri della famiglia: con la domestica, con il figlio, con la figlia, con la madre, con il padre. Fa l’amore cioè soddisfa la finora ignorata sete d’amore dei cinque personaggi. Ma, ecco, torna il postino saltabeccante e caprioleggiante. Un telegramma fa partire il giovane.