31 – Mercoledì 10 giugno 2020

Ogni donna è fiele

(Bizet, Carmen, «L’amour est un oiseau rebelle»)

Secondo vari sondaggi internazionali Carmen pare essere l’opera più famosa al mondo, un capolavoro di teatro. Perfettamente in sintonia con lo stile francese dell’opéra-comique, che non doveva essere necessariamente comico, infatti Carmen, come ben si sa, finisce a coltellate. L’aria di entrata di Carmen è forse uno dei brani musicali più famosi in assoluto. E’ una habanera, come dire “danza dell’Avana”, solo che a Cuba la chiamavano contradanza, forse perché pare fosse arrivata laggiù portata dagli europei. È molto diffusa anche in Catalogna e comunque è stata usata da molti compositori “colti” per dare un chiaro colore spagnolo. Quella di Bizet è straordinaria anche perché presenta subito il personaggio in modo inequivocabile, con scale discendenti che danno i brividi, su un accompagnamento ostinato quasi pagano. Come diceva Nietzsche, l’amore cantato da Carmen ha qualcosa di sinistro. È malvagio, raffinato e fatalistico, ma chi lo ascolta non può fare a meno di subirne il fascino e di provare una specie di timore dell’ignoto. Gli appassionati forse non lo sanno, ma la novella di Mérimée del 1845, fonte per la Carmen, ha come epigrafe una citazione del poeta greco Pallada che dice tutto: “Ogni donna è fiele, ma ha due buoni momenti: uno a letto e uno quando muore”.

Ascoltiamo “L’amour est un oiseau rebelle” cantato dal mezzosoprano Nino Surguladze nell’allestimento curato da Dante Ferretti allo Sferisterio di Macerata nel 2008. Dirige Carlo Montanaro.

Viva l’opera, viva il Teatro, viva il Baretti.

Se le PILLOLE DI BOH ti piacciono, puoi farci una donazione su Satispay.
Anche solo un piccolo aiuto per noi può fare molto. Grazie!
Ci trovate come ‘CineTeatro Baretti’ oppure con questo QRCode:

Baretti