Dear Werner: un giovane regista cammina seguendo le orme del maestro Werner Herzog: circa 800 chilometri di immersione nella natura straordinaria e ostile, percorsi in ventidue giorni, tra Germania e Francia.
Nel 1974 Werner Herzog percorse a piedi la strada da Monaco a Parigi: un atto di fede per impedire la morte della sua mentore, la critica cinematografica Lotte Eisner. Ora, 46 anni dopo un giovane cineasta cammina sulle orme del regista tedesco, in un altro atto d’amore nei confronti del proprio maestro. Nasce così un viaggio fatto di villaggi e scenari naturali attraversati, di freddo e di solitudine, alla ricerca del senso del cinema. Ad accompagnare il film la voce inconfondibile dello stesso Herzog, che legge frammenti dal suo libro Sentieri nel ghiaccio.
«In questo documentario ho seguito le orme di Herzog, ripercorrendo la sua stessa strada quasi mezzo secolo dopo, riflettendo sul suo cinema e sul senso della creazione; guardando al passato e, attraverso la mia esperienza, anche al presente. Durante il viaggio ho pensato alla solitudine del cinema e al bisogno di creazione, ai progetti che rimangono lungo il cammino, alla frustrazione del rifiuto, all’euforia di creare un’immagine potente nella mente di un’altra persona. Mi piace pensare che questo film è una lettera cinematografica indirizzata a uno dei migliori “soldati”, come lui definisce noi registi, nella storia del cinema. Un viaggio dal passato al presente cercando di trovare la mia voce come regista».